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16 settembre 2011 @ 14:46Per tutti quelli che almeno una volta mi hanno chiesto “Ma quanti cavolo di alberi hai in giardino?” Continua »
Per tutti quelli che almeno una volta mi hanno chiesto “Ma quanti cavolo di alberi hai in giardino?” Continua »
Mi accingerò ora a raccontare la vera storia del gatto nel motore, aneddoto che ha portato i miei nipoti a possedere un gatto e me ad avere una certa fama negli ambienti bene brianzoli. Siccome ogni tanto mi capita di raccontarla da capo, tanto vale che la fissi in bytes solidi.
La storia è corredata da immagini e filmati a testimonianza di quanto dirò. Continua »
Per me essere curioso consiste nel *
* Giuro di aver fatto tutte queste cose. Qualche volta mi è andata male, ma in generale non me ne sono certo pentito
Un blog ripreso dopo quasi due anni…
Il blog no, ma wordpress si.
Strano, sembra che stavolta non abbiano subdolamente cambiato nessuna api nei template.
Burp! Hic, gash groooom groooom, burp gabble gabble duaurf burp burp & ri-burp
Hic, hic, magn ri-magn e mang again, bev bev bev^2 bev un po’ amo’.
Cracckle cracckle, munch crunch scruch sngak sngak… gurgle gurgl… affogg affogg! Bast! Bast!
Burp Natale! (*)
Traduzione: Quando non puoi aprire il frigo senza rischiare di essere sepolto vivo dalle vivande, capisci che sarà dura.
Ho fatto gli auguri al mio fegato. Mi ha mandato affan****. Non è vero che a Natale siamo tutti più buoni. Di sicuro siamo più grassi.
La mamma dorme in poltrona, i nipotini sono finalmente sfatti. Adesso posso permettermi la meritata magnesia.
Burp Natale!
Quel Giapponese che mi hanno aperto sotto l’ufficio sarà la mia rovina.
Ma potrei sempre cambiare idea…
A Milano in fiera. Anzi a Milano in fiere.
Perchè ormai a Milano di fiere ce ne sono due, la nuova megafiera di Rho e la vecchia fiera in zona viale Certosa denominata fiera Milanocity.
La vecchia fiera sta facendo la fine di tutte le opere pubbliche, devono decidere cosa farci e ci metteranno anni. Forse decenni. Probabilmente la butteranno giù, il che mi lascia perplesso perchè, a occhio, alcune delle sue strutture mi sembrano abbastanza nuove.
Per la serie “spendiamo soldi per un edificio nuovo, poi quando è finito decidiamo che è meglio rifare tutto da un’altra parte”.
A Milanocity adesso si ospitano le esposizioni minori. Tutte insieme, per risparmiare. Quest’anno c’erano Cartooncomics, la fiera del cioccolato e quella della birra artigianale in offerta 3X1. Paghi un biglietto e le vedi tutte e tre.
La fiera del cioccolato era misera, circa 5/10 stand in un padiglione seminascosto.
Tanto io sono andato per Cartooncomics. Solo che andare a cartooncomics senza soldi da spendere è come andare alla fiera del cioccolato col mal di denti.
A guardare e non toccare ci stai quasi male. Ho speso il mio ultralimitato budget negli ultimi due DVD di planetES che mi mancavano e poi mi sono ficcato le mani in tasca con l’intenzione di lasciarcele.
Cartooncomics non è mai stata una meraviglia, soffre troppo il confronto con Lucca comics e quest’anno è stata riunita in un unico padiglione, il che l’ha un po’ penalizzata. Quando la spezzavano su più piani sembrava più grossa, anche se probabilmente era solo un’impressione.
Bellina però la mostra su lady oscar, dove fra l’altro ho scoperto che il famoso film in live action non è una leggenda metropolitana. L’hanno fatto davvero nel 1979 con attori francesi. Ha la mia età.
Ho smesso di girare cartooncomics quando sul palco delle esibizioni si sono materializzati i doppiatori italiani di Naruto. Troppo teen per i miei gusti.
E ora passiamo al padiglione della birra.
In realtà era una fiera dedicata ai piccoli importatori ed ai microbirrifici italiani, cioè quelli che si fanno la birra da soli. Una realtà che sta prendendo abbastanza piede, almeno qui nel profondo nord.
Cosa che mi fa piacere. Personalmente preferisco una birra sconosciuta fatta in casa che una blasonata importata, con tutti i problemi di conservazione che si porta dietro.
Dalle mie parti di microbirrifici ce ne sono almeno tre (Casatenovo, Como, Merone) più un sacco di piccoli locali che offrono birre import in bottiglia.
I microbirrai, almeno al sabato, si sono dimostrati molto generosi distribuendo copiosi assaggi.
La palma al Birrificio Spluga: ho provato la loro lager di grano saraceno: fresca, dissetante, leggera… va giù che è un piacere… peccato fosse ancora troppo giovane per essere messa in bottiglia, altrimenti ne avrei portata a casa almeno una cassa.
Secondo posto per Rocca vini: hanno parecchie birre import, io ho provato una rossa, la Gerardus. Aveva un colore stupendo, e confermo che è anche molto buona.
Questa in bottiglia l’avevano, ne ho prese sei, ma in bottiglia rende meno.
Ho provato anche un paio di birre castagnate che non mi hanno molto impressionato. Poi qualcuno mi ha ricordato che ero in macchina ed ho smesso.
Mi è andata anche bene, amici ci sono andati la domenica e mi hanno detto che i birrai erano molto meno generosi con gli assaggi.
Avrei dovuto scrivere di drivers, bestemmie e stampanti ma…
La primavera inizia a Pasquetta, inizia con la Grigliata Tradizionale di Pasquetta (GTP).
La GTP è due anni che la si faceva al chiuso per la pioggia. Finalmente quest’anno la si è potuta celebrare degnamente, all’aperto, in mezzo a un prato con le margherite e le prime bocche di leone.
Alla GTP si presentano da una decina a una ventina di amici.
Si compra carne almeno per il doppio delle persone, altrimenti non vale. Finire una grigliata di Pasquetta senza aver avanzato carne è una specie di sacrilegio.
Alla GTP l’acqua è bandita. Al massimo si tollera la coca cola. Il resto deve avere un grado alcolico maggiore del 4%.
Per il rifornimento si segue questo schema: si va a far la spesa. Si prende birra, vino e il martini per fare lo spritz come aperitivo.
Quando ci si trova immancabilmente si giudicano le scorte troppo esigue. Allora si torna a casa (tanto siamo vicini) e si rapinano le cantine. Io ho aggiunto alle scorte 4 bottigliette da 33 cl di Gerardus (ottima rossa che ho preso alla fiera della birra di milano), una bottiglia di rosato del salento e una di Merlot.
Al momento di accendere il fuoco naturalmente appaiono almeno tre esperti di disposizione dei ceppi e teoria della combustione. Prima o poi emerge quello che ne sa veramente.
Intanto metà del bere è già andato a stomaco vuoto.
Verso metà del pomeriggio iniziano a succedere cose strane. A me hanno fatto un gavettone col moscato.
Mi rifiuto di dire altro.
Tranne che è avanzata la luganega.
E quest’anno non ho esagerato, non ho neanche il mal di testa.
Che palle, domani si torna al lavoro.
Buona GTP a tutti.