Il pendolarismo.
la mattina ho il treno alle 7.44, nella ridente stazione di Besana Brianza.
Facendo tutti i giorni la stessa strada è comparsa una rigida struttura di checkpoints, tipo Formula 1.
- L’uscita dai box è prevista per le 7.30
- Alle 7.34 devo transitare sotto il portico di Prebone
- Alle 7.36 è previsto l’ingresso nella strettoia di Cortenuova
- 7.38, arrivo all’incrocio di Besana
- ore 7.40, arrivo al parcheggio della stazione
Questo è il tempo sul giro ideale. Poi è chiaro che le cose vanno diversamente.
Alle 7.30 il cortile della F.lli Gerosa è ingombrato da un camion che scarica ferro.
L’autista è un omino alto 1.40 e pesante 140Kg, rapporto peso-potenza 1:1 (come Derelitta, la moglie di Vito Catozzo). Lo vai a sollecitare in ufficio, perchè di solito per firmare una bolla ci mette mezz’ora. Il trucco è avere parole cortesi ma lo sguardo da serial killer.
Puntualmente sulla salita di Torricella becchi il vecchietto col trattore. Sapendo che sono esemplari in via di estinzione lo rispetto, mi tengo per me le bestemmie più inaudite.
A Prebone ho già un ritardo di tre minuti. Per fortuna dopo il portico c’è il rettifilo. 1 km e 1/2 di strada sgombra. E’ pieno di buche, per cui per affrontarlo bisogna avere il sangue freddo di un pilota della Dakar.
Se sono in ritardo uso la velocità smodata. Un giorno di sicuro finirò contro un ursus 1634, fin’ora ho il semplice sospetto di aver mandato qualche passerotto a volare in cieli più alti.
Alla strettoia di Cortenuova si rallenta a passo d’uomo. Ci sono i pischelli che prendono lo scuolabus.
Quelli sono terribili, se non stai attento te li ritrovi sotto il paraurti in men che non si dica. Attraversano la strada come se fosse un campo verde e conoscono tutti i trucchi per non farsi vedere fino all’ultimo secondo. Tipo saltare fuori dalle porte aperte del bus perchè hanno dimenticato il Kinder a casa.
Maledizione. A Cortenuova si sono inventati un dosso epocale. Devono aver chiamato gli alpini per costruirlo e quando ci sarà neve ci vorranno le catene per passarlo.
All’incrocio di Besana c’è sempre traffico ben organizzato. Ben organizzato per farti perdere abbastanza tempo.
Poi di solito c’è la vecchietta che va al mercato di Besana, ha una Panda bianca(*) oppure la uno 45 rossa. Velocità Km/h 30. Ma non ci sono più punti buoni per passare, faccio trenino. Le gare diventano sempre più noiose, si passa solo ai box.
Alla stazione c’è sempre il solito gruppo di liceali. Sono sempre davanti all’ingresso del parcheggio, sono sempre in branchi da 20 e si muovono veloci come chi ha una voglia matta di andare a scuola. Il mio sguardo da serial killer li fissa mentre sfilano lenti, flirtando.
Lasci la macchina dove capita. E’ comunque matematico che più bestemmie hai tirato, più rischi ti sei preso, più ostacoli hai incontrato sul cammino più è probabile che il treno sia in ritardo.
Ieri ho lasciato la macchina sotto i cartelloni pubblicitari. Sono passati a cambiarli e me l’hanno riempita di colla. Prendo mentalmente nota, non comprare mai roba di/da questi tizi.
(*) Resta un mistero per me come faccia #6 a farci i viaggi che fa.