« Piccola storia di una censura Italiana »

25 maggio 2006 @ 13:46

In Italia esistono ancora monopoli di stato. L’AAMS gestisce ancora il monopolio sulle scommesse in Italia. Continua »

« Train Damage »

19 maggio 2006 @ 14:28

Il post dell’elfo mi ha stimolato dolci ricordi sulle mie avventure da cliente Trenitalia.

Il mio clientelarismo è di tipo pendolare, non viaggiatore da lunghe distanze.

A guardarlo da fuori il mio treno-pendolare non gli dai neanche il gravemente insufficiente d’incoraggiamento. E’ un locomotore ALn 668. Gli ultimi esemplari li hanno fatti nell ’83. Per cui ha minimo minimo 20 anni. portati vuoi bene, ma sempre 20 anni.

Bisogna saper scegliere accuratamente il posto a sedere. Ci sono certi finestrini che non possono essere aperti, il flusso aerodinamico porta dentro direttamente lo scarico del diesel.
20 anni fa il concetto di pm10 e multijet era un filo futuristico. Infatti il locomotore fuma come un turco senza la catalitica. Inutile che vi spieghi l’estivo dilemma di morire per ipertermia o morire per le esalazioni del motore.
Ma queste sono cose che si imparano ad evitare col tempo e l’esperienza.

Bisogna anche sapere che è un treno particolarmente frequentato da studenti delle superiori, almeno in certi orari.
La bella gioventù? Stoca$$o! La bella gioventù fa sempre un tale casino che se non hai il mal di testa te lo fa venire, e se ce l’hai ti porta rapidamente all’esaurimento nervoso.
Senza contare il richio di beccarsi una portata in faccia, una pedata negli stinchi (avete mai visto un 15enne che guarda dove va?), una cartellata, una pallina di carta sparata da una penna bic che era destinata a qualcun’altro.
Qui ti accorgi che in fondo i giovani d’oggi sono sempre tutti uguali, anche se potrebbe non sembrare.
Per fortuna sono abitudinari: hanno i loro trend-setter che stabiliscono qual’è il vagone-giovane ad inizio anno e non lo cambiano più. Se ti senti nostalgico o se hai bisogno di pace sai sempre dove (non) andare.

Però il besanino (nickname) ti stupisce quando meno te lo aspettti. Credo per un errore burocratico siamo stati i primi in lombardia ad avere l’aria condizionata. Non su tutti i vagoni, beninteso, bisogna sapere osservare il tetto.
C’era un periodo in cui i miei amici arrivavano al collasso dal caldo ed io invece fresco come una rosa.
Allora era la meritata vendetta contro chi l’aveva sempre definito rottame. “quel coso ha l’aria condizionata? ma come c@$$o è possibile?“. La vendetta dei deboli e degli oppressi.

Un altro suo punto a favore è una regolarità eccellente. Ricordo rari ritardi e mi ha lasciato a piedi solo due volte. Fra l’altro sempre alla stessa stazione, Triuggio Ponte-Albiate (no, Ermà, non li ho generati, esistono).
Una volta la combo 28°C-peso eccessivo-AC a manetta ha sovraccaricato il motore, che a un certo punto (giustamente IMHO) ha rifiutato di proseguire ed è entrato in agitazione sindacale irreversibile.
Un’altra volta un botto senza apparente motivo. Mi ricordo bene la voce funerea del capotreno: “Signori, questo treno non ripartirà più“.

Altra sua simpatica caratteristica è che la velocità di crociera ridotta ti permette di ammirare la verde campagna lombarda oggetto del tragitto. Con sommo piacere ho notato che ultimamente nei campi intorno a Buttafava (si, esiste una stazione chiamata Buttafava) sono ricomparse le lepri.
L’unica nota stonata è la zona residenziale “in” dopo Carate. Provate voi a tornare a casa stanchi, dopo ore di lavoro senza Aria Condizionata (quando la accendete? Fra un mese?!?!? ma vi drogate?!?!?), l’AC del treno è rotta (non è sempre festa…) e vedete il magnate Caratese che sguazza nella piscina che sta dentro al giardino della sua villa da un milione di euro.
E una cosa che rovina la giornata (oltre che far venire pensieri nostalgico-comunisti).

Purtroppo la regione Lombardia ha deliberato che una locomotiva a gasolio degli anni ’80 non è degna della regione più ricca d’Italia.
Nel giro di un paio d’anni (cioè 4 o 5, forse) verrà pensionata e rimodernata. Mi manchi già, dear besanino.

« Help Desk hate »

8 maggio 2006 @ 16:55

Ora, tra le brutte cose che hanno messo nel sito nuovo forse tra le più fastidiose il form dei contatti e l’indirizzo mail di redazione sbattuto in prima pagina.

Il che ci ha parzialmente trasformati in mail firewall umani che aiutano utenti a trovare quello che non trovano.

Ma noi siamo (troppo) buoni e cari. Quando ci arriva una richiesta ci sbattiamo, giriamo per sottositi di facoltà e dipartimenti per trovare informazioni, cerchiamo numeri e bandi imboscati nei posti meno probabili, ci poniamo delle domande…

Io mi sono sbattuto per te… ma tu, microcefalo, potevi almeno sbatterti a scrivere giusto il tuo c@##o di indirizzo di posta nel form dei contatti.

– These recipients of your message have been processed by the mail server:
*******fastwebnet.it; Failed; 5.1.1 (bad destination mailbox address)

Remote MTA **.***.***.***: SMTP diagnostic: 550 RCPT TO: < ******@fastwebnet.it> User unknown

PS: può sembrare esagerato, ma oggi ne sono arrivati quattro tra mailbox inesistenti o piene. Che significa almeno un ora di ricerche buttate nel cesso.

« PDM »

5 maggio 2006 @ 13:28

Ho avuto un paio di discussioni accese a seguito di un noto caso di cronaca recente, che ha avuto come risultato l’acuirsi di una certa voglia di forca in Italia.

Sarebbe facile liquidare tutto con un forca is evil, a me invece mi viene da pormi delle domande. Continua »