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29 luglio 2006 @ 16:11 Gli hobbit hanno per i funghi una passione travolgente, piAdoro i vecchi amici di mio padre, specie quando si presentano con questi regalini
Adoro i vecchi amici di mio padre, specie quando si presentano con questi regalini
Francesco Guccini – Signora Bovary
Se putacaso non avessi trovato il vinile nello scaffale di casa mia, probabilmente non ne avrei mai sentito parlare.
Mi hanno detto che il fan di Guccini non considera questo CD fra i migliori dell’omino bolognese.
In effetti non ci sono dentro quelle canzoni che tutti magari hanno sentito almeno una volta.
E’ un Francesco in panni strani. Lascia da parte il folk, lascia da parte qualsiasi intento politico.
Infarcisce il tutto di jazz, suonato beinissimo. Credo. Non mi reputo abbastanza esperto da valutare questi tecnicismi. A me sembra comunque suonato da Dio, il che lo rende un disco suonato benissimo visto che alla fine sono io che lo ascolto.
Che poi genericamente a me il jazz non piace (un punto in più) .
Le mie preferite sono le prime due tracce. Le prime due per lato naturalmente, avendolo apprezzato in vinile.
Scirocco è una canzone tesa e nervosa. Impotenza, indecisione, malinconia. L’archetipo dell’uomo tormentato, “tra lei e quell’altra che non sapevi lasciare”. E ti sembra davvero di vederla, arrivare di corsa in quel bar per mettere fine a tutto. Tutto a tempo di tango.
Keaton è invece l’archetipo dell’artista tormentato, quello destinato a consumarsi nella musica, anzi quello che vuole consumarsi nella musica. Tutto su un tappeto jazz perfetto, un grande Tempera alle tastiere, batteria incisiva, gli inserti del Sax. Sapessi suonare il basso un decimo di Tavolazzi potrei morire contento.
Royksopp – the Understanding
Mi erano saltati all’orecchio per aver fatto un video mitico (remind me) sopra una canzone così così.
Consigliatomi da un amico, ho provveduto a recuperare il loro secondo lavoro.
Ecco, c’entrasse una s**a col Guccio! Al jazz si sostituisce la festa del loop, alla musica suonata la musica sintetizzata.
Che però non si dica che questo CD manca di atmosfera.
Alcune tracce marciano su un temi “epici” giocando sui crescendo di suoni e temi, esempio la opening “triumphant” o la fantastica “alpha male”, una suite di 8 minuti che progredisce in un finale elettrico.
What else is there invece è oscura. Cantata da tale Chelonis R. Jones (non conosco) con voce tesa e quasi rotta, parla di lampi, esplosioni e deserte enormi distanze. What else is there?
Grooves funky fulminanti, energia e movimento: Follow My Ruin e Circuit Breaker.
Io mi ricordo…
… mi ricordo le squadre dei convocati fissi, della formazione inamovibile.
… mi ricordo le squadre dei lama.
… mi ricordo le squadre dei dualismi e delle staffette, megliounomegliolaltromaperchènoninsieme?
… mi ricordo le squadre dei so’ più hommo io de tutti voi messi insieme .
… mi ricordo delle squadre legate ai piedi del salvator della patria di turno.
Ho visto…
… ho visto convocare gente che manco li cani. Grosso? Vorrai mica portarti Grosso ai mondiali? Due anni fa giocava in C2!
… ho visto una squadra che ha fatto giocare 20 giocatori, son rimasti fuori i portieri perchè non si poteva proprio.
… ho visto una squadra che ha fatto segnare 10 giocatori diversi (rigori esclusi). La doppietta l’hanno fatta solo la punta ufficiale e il difensore più improbabile.
… ho visto lasciare fuori chi doveva stare fuori.
… ho visto i salvatori della patria fare il proprio lavoro onesto e salutare quando era ora.
… ho visto una squadra con campioni, con campioni a mezzo servizio, con illustri sconosciuti risalire la china fino ad arrivare in cima.
Ho visto come era diversa dalle squadre che sono venute prima. ho visto che meritava. Ha meritato. Ha vinto, eclissando gli anni dellle stelle calcistiche con l’umiltà.
Una vittoria così vale doppio. Grazie ragazzi. Potrò dire “io c’ero!”
Gli inglesi sono i più misurati, niente strida epocali ma una affermazione perentoria (It’s in! It’s Grosso! It’s Italy!)
Gli olandesi sono già più agitati. Qualcuno li aveva scambiati per crucchi, ma si capisce dall’esultanza che non sono tedeschi.
Gli arabi, senza parole. Grosso, goool! Allah! Allah! Allah! Allah! Allah!
E adesso passiamo alle cose tragiche, cioè i sudamericani e dintorni.
I portoghesi: magia di Gilardiñu! Basta una dieresi per elevarci al rango dei brasileiri.
Gli argentini, come ospite Maradona. El golasso de Italia!
I brasiliani usano le dieresi meglio dei protoghesi: Tocci, Jilarginu, Deu Pieru, Grossu, Canavaru.
Il gran finale con “La sexta”, emittente spagnola. E’ lunga ma nel val la pena! Al primo il telecronista ripete la parola gol per almeno trenta volte. Al secondo si mette direttamente ad ululare come un Navajo sul piede di guerra.
E senza commento… I crucchi
Grazie a it.sport.calcio.fiorentina
Negli armadi delle persone normali si nascondo vestiti, vecchie foto, polvere e cappelli.
Nel mio ci ho trovato
Oltre tutto questo con pezzi avanzati ho messo insieme un K6-III@500Mhz, 256MB ram PC100, TNT2, 20GB di HD, scheda di rete, funzionante discretamente con debian sarge.
La sola domanda è… mo’ cosa me ne faccio?