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14 gennaio 2011 @ 12:14Seconda parte del report fotografico su San Francisco, sempre grazie alla febbra.
Disclaimer: alcune foto non sono proprio il massimo, ciò è dovuto al fatto che non mi sono accorto di avere l’obiettivo della macchina molto sporco fino al terzo giorno di viaggio. Si, mi stavo divertendo molto e non ci ho fatto caso.
Il finacial district
Il finacial district è il quartiere più moderno e american-style di San Francisco. E un bel posto per passarci un mezzogiorno in giorni lavorativi, si può pranzare insieme ai millemila salariati che lavorano nei grattacieli.
In giorni è orari non lavorativi mi dicono sia un deserto a tratti poco raccomandabile.
L’edificio più famoso è la Transamerica Pyramid, un grattacielo a forma piramidale che a me inquieta non poco. Sembra la sede di qualche malvagia organizzazione economica dedita alla conquista del mondo .
Mission – il quartiere ispanico
Se cercate qualcosa di molto caratteristico e poco turistico questo fa per voi. Il quartiere ispanico è l’esatto opposto del finacial district: povero ma colorato è molto “umano” e più vero.
La principale attrazione sono i murales sparsi per le vie, concentrati in particolar modo in Balmy Halley, una piccola strada pedonale.
Il capolavoro però è il MaestraPeace sul Women’s Building, dipinto interamente da donne e dedicato ad altre donne. Peccato sia difficilissimo fotografarlo per via della posizione infelice del palazzo su cui è ospitato.
I murales cambiano spesso, per cui la novità è assicurata.
Filbert steps – un angolo poco noto
Lillie Hitchcock Coit ammirava molto i pompieri, decise per cui di dedicare loro una torre in cima ad una delle colline di San Francisco, la Coit Tower appunto. Il fatto che la torre abbia una vaga forma fallica e che Coit assomigli un po’ troppo alla parola coito ha stimolato parecchie dicerie sulla natura della passione della signora Lillie per i pompieri.
Ma quello che mi preme dire è che, a pochi passi dalla torre, parte una piccola e poco conosciuta stradina pedonale chiamata Filbert Steps.
Questa stradetta piena di scale scende dalla cima della collina fino al livello del mare, passando per un’incredibile zona verde fatta dai giardini lussureggianti di una serie di villette abitate da vecchi [e ricchi sfondati, IMHO] sanfranciscani.
Le foto non rendono davvero giustizia a questo posto, che probabilmente a maggio era nel pieno del suo splendore.
La strada è meglio se la fate in discesa, in salita probabilmente il fiatone vi toglierebbe gran parte del piacere.
Varie ed eventuali
Un alternativo: patriotta-ecumenic-comunista, direi.
La nebbia di San Francisco: masse di aria umida arrivano dall’oceano e si condensano a terra. Di solito restano fino a circa mezzogiorno e poi spariscono. In quattro giorni non l’ho vista una volta, meno male che me la sono beccata prima di prendere l’aereo. Comunque poi dicono della Val Padana…
Giovani che rollano cannoni per la festa del primo maggio.
Alcune auto degne di nota.
Una delle tante sedi Google a Mountain view, nella Bay Area.
Lombard Street, la strada più tortuosa del mondo. Una stradina che con una serie di curve vertiginose unisce due livelli di San Francisco.
Colonna sonora
- San Franciso – Mamas & Papas
- Somebody to love – Jefferson Airplane
- California Sun – Ramones
Film da vedere
- Milk – Gus Van Sant
La storia di Harvey Milk, il primo politico gay ad essere eletto a una carica pubblica negli States (consigliere comunale a San Francisco). - La donna che visse due volte (Vertigo) – Alfred Hitckcock
Ambientato quasi tutto a San Francisco, ha reso famoso il Golden Gate visto da sotto. Pare che abbiano dovuto transennare la zona sotto il ponte in cui fu girato perché parecchie emule di Kim Novak tentarono di replicare la scena del suicidio. - Bullit – Peter Yates
La scena di inseguimento in cui Steve McQueen lancia la sua Mustang a tutta velocità sulle strade a gradoni di San Francisco è considerata una delle migliori della storia del cinema.
14 gennaio 2011 alle 12:43
azz, non ci sono i tasti “mi piace” 😀