« referendum.exe has caused a fatal error and will be terminated »

15 giugno 2005 @ 21:35

I miei due cent sul referendum (copiato da un forum su cui l’ho originalmente postato)

Ho trovato questa bellissima pagina su wikipedia (purtroppo in inglese)

Quasi tutti gli stati presi in considerazione non hanno referendum abrogativi come il nostro.
I referendum sono per lo più votati sulle modifiche alla costituzione, per le quali la consultazione popolare è obbligatoria.
Quasi nessuno permette di abrogare leggi via referendum.

In compenso molti stimano il voto popolare come voce del popolo, da tenere in debita considerazione.

In Canada fanno i referendum sulle modifiche alla costituzione anche se non sono obbligatori.

In Svezia ci sono referendum abrogativi e consultivi. Quelli abrogativi non sono mai stati usati, invece quelli consultivi si.

In Svizzera ne fanno una barca, ma sono quasi tutti consultivi. Ma io gli svizzeri li adoro

The possibility of facultative referendums forces the parliament to search for a compromise between the major interest groups. In many cases, the mere threat of a facultative referendum or of an initiative is enough to make the parliament adjust a law.
La possibilità di un referendum facoltativo forza il parlamento a cercare un compromesso tra gli interessi dei gruppi più importanti. In molti casi, il solo spauracchio di un referendum facoltativo o la sua proposizione è abbastanza per far cambiare la legge al parlamento

In pratica siamo gli unici ad avere la possibilità di abrogare leggi via referendum. Ma probabilmente siamo anche gli unici a non crederci più.
In altri stati il parere del cittadino è chiesto e rispettato, al punto da tenerne conto persino quando non è vincolante.

Altro link: Initiative & Referendum Institute Europe

2 commenti a “referendum.exe has caused a fatal error and will be terminated”

  1. #6 ha detto:
    15 giugno 2005 alle 23:16

    Ti dirò che a me non dispiace il referendum abrogativo, parte da un presupposto che condivido, cioè che non si può fare una legge che è di traverso al popolo.
    Se al popolo gliene frega qualcosa, s’intende.

  2. Gerry ha detto:
    16 giugno 2005 alle 09:14

    Il problema del nostro modello è che risulta rigido. Abbiamo il potere “diretto” sulla legge, tuttavia la regolamentazione è così dura che in pratica è impossibile esercitarlo.
    Negli altri stato il potere diretto non esiste, per cui anche i limiti sono più soft. Eppure mi sembra che una legge è di traverso al popolo nessuno si sogna di ignorare il popolo (anche senza obbligo costituzionale)

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