« Professore, non sono preparato…. »

29 luglio 2005 @ 14:50

Testimone dall’Elfo. Volevo giustificarmi, ma mi sa che un bel due oggi non me lo toglie nessuno.

Cosa guardi per prima cosa in un blogger: la foto, il modo in cui scrive o se ha i feed rss?

I titoli dei post. In subordine il feed. Le foto le cerco poi assiduamente, ma non ci sono mai.

Quale blogger inviteresti a casa tua per mostrargli la collezione di farfalle e quale chiuderesti nella cassettina delle farfalle e butteresti la chiave?

Boh! No idea.

A quale blogstar concederesti dei favori sessuali pur di essere linkato?

Nessuna/o 😀

Fai una proposta che non avevi mai avuto il coraggio di fare al blogger di cui sei segretamente innamorato.

Scribble scribble…. emendare la risposta quando mi innamorerò di una blogstar.

A chi passi l’ingrato compito?

A chi ha un po’ di tempo da perdere 😀

« Quelli che… l'ascensore »

23 giugno 2005 @ 15:17

– Quelli che… piazzano la borsa, lo zaino, la 24 ore, il loro culone davanti alla fotocellula… la porta si chiude a metà. la porta si riapre. Allora spostano la borsa, lo zaino, la 24 ore o il culone di 1/2 centimero. Aspettano 2 secondi e poi lo rimettono dov’era. La porta si chiude, la porta si apre. Si rispostano di 1/2 cm, ritornano dov’erano prima… ad libitum. Finchè qualcuno non si incazza e li pala alla parete di fondo.

– Quelli che… (specialmente ragazze, di solito in 2) entrano al piano terra
A) (entra, clicca il 3°)
B) No, scema! noi dobbiamo andare all’1°! (Clicca il 2°)
B) Ops! (Riclicca 1°)
Te devi andare al 4° e ti tocca farteli tutti.

– Quelli che… naturalmente fuori dal 2° e 3° piano è pieno di gente, che ad ogni fermata ti guarda tipo “ti piacciono le lucine colorate che hai schiacciato tutti tasti?”

– Quelli che… devono andare al 4°, l’ascensore si ferma all’1° per far salire qualcuno ma loro non guardano mai il display. Scendono decisi, ma non riconoscono il paesaggio. Allora si bloccano stupiti come se l’ascensore li avesse vomitati in un’altra dimensione. A questo punto:

       
  • Alcuni fanni finta di niente e si allontanano. Ci metteranno 20 minuti per capire dove sono e decideranno di farsi i restanti tre piani a piedi. Moriranno d’infarto tra il 2° ed il 3°
  •    

  • Alcuni si girano, bestemmiano contro tutti quelli che hanno avuto a che fare con l’ascensore. Da quello che l’ha progettato ai muratori che lo hanno installato, passando per l’inventore originale. Cercano di rientrare ma hanno perso l’attimo. La porta si richiude e li affetta
  •    

  • Altri si convincono davvero di essere in un’altra dimensione. Si siedono e piangono

– Quelli che… Arrivati davanti ad un’ascensore schiacciano tutti i pulsanti che trovano, perchè sono convinti che schiacciando tutto arriva prima. Pirla! Serve solo a far fare una fermata in più a quelli che non vanno nella tua direzione!

– Quelli che…
A) (click, click) Hey, ma perchè ci sono delle serrature al posto dei tasti? (ri-click, tentano di infilare il dito nella serratura, tentano con le chiavi di casa, cliccano da parte al bottone sperando che funzioni…)
IO) (compassionevole) Scusa, questo ascensore è riservato ai dipendenti, serve la chiave
A) Ah! Ma te ce l’hai la chiave! Mi manderesti cortesemente al 2°?
IO) (Ma anche no!) Veramente non posso, al 2° l’ascensore si apre direttamente nel magazzino della biblioteca. E lì ci possono entrare solo le persone autorizzate (metti in moto i criceti, che forse capisci perchè serve la chiave…)
A) Ma proprio non puoi?
IO) (morti, i criceti..) vabbè… (Click. Esco. L’ho mandato al -1. Tre piani a piedi gli schiariranno le idee)

– Quelli che… (specie ragazze, di solito in due o più) fuori dall’ascensore stavano parlando dei ca##i loro, entrando non si fermano. Così ti spiattellano tutto della borsetta caruccia, dell’esame, della trombata che si sono fatte (o non fatte) la sera prima. Ho visto gente scendere solo perchè doveva sapere se alla fine Tizi gliele ha messe le corna a Massi.

– Quelli che… Cliccano. L’ascensore non arriva entro due secondi. Cambiano ascensore. Ri-cliccano. Ri-attendono due secondi. Ri-cambiano ascensore… Passano la loro giornata aspettando Godot che sta dentro l’ascensore.
Se ogni tanto ti capita che le porte si aprano e non ci sia nessuno fuori, quasi sicuramente sei inciampato in uno di questi tizi.

« Spento »

30 maggio 2005 @ 13:37

Milano

Temperatura al suolo: 30° C

Sistema principale di Gerry: Spento per overheating

Qualcuno ha domandato ai responsabili del palazzo quando hanno intenzione di accendere l’aria condizionata.

Alla serafica risposta “l’avvio è previsto per il 15 di giugno” sono comparsi forconi e strumenti di tortura. Mercoledì l’accendono.

« Checkpoints »

25 maggio 2005 @ 10:50

Il pendolarismo.

la mattina ho il treno alle 7.44, nella ridente stazione di Besana Brianza.

Facendo tutti i giorni la stessa strada è comparsa una rigida struttura di checkpoints, tipo Formula 1.

  • L’uscita dai box è prevista per le 7.30
  • Alle 7.34 devo transitare sotto il portico di Prebone
  • Alle 7.36 è previsto l’ingresso nella strettoia di Cortenuova
  • 7.38, arrivo all’incrocio di Besana
  • ore 7.40, arrivo al parcheggio della stazione

Questo è il tempo sul giro ideale. Poi è chiaro che le cose vanno diversamente.

Alle 7.30 il cortile della F.lli Gerosa è ingombrato da un camion che scarica ferro.
L’autista è un omino alto 1.40 e pesante 140Kg, rapporto peso-potenza 1:1 (come Derelitta, la moglie di Vito Catozzo). Lo vai a sollecitare in ufficio, perchè di solito per firmare una bolla ci mette mezz’ora. Il trucco è avere parole cortesi ma lo sguardo da serial killer.

Puntualmente sulla salita di Torricella becchi il vecchietto col trattore. Sapendo che sono esemplari in via di estinzione lo rispetto, mi tengo per me le bestemmie più inaudite.

A Prebone ho già un ritardo di tre minuti. Per fortuna dopo il portico c’è il rettifilo. 1 km e 1/2 di strada sgombra. E’ pieno di buche, per cui per affrontarlo bisogna avere il sangue freddo di un pilota della Dakar.
Se sono in ritardo uso la velocità smodata. Un giorno di sicuro finirò contro un ursus 1634, fin’ora ho il semplice sospetto di aver mandato qualche passerotto a volare in cieli più alti.

Alla strettoia di Cortenuova si rallenta a passo d’uomo. Ci sono i pischelli che prendono lo scuolabus.
Quelli sono terribili, se non stai attento te li ritrovi sotto il paraurti in men che non si dica. Attraversano la strada come se fosse un campo verde e conoscono tutti i trucchi per non farsi vedere fino all’ultimo secondo. Tipo saltare fuori dalle porte aperte del bus perchè hanno dimenticato il Kinder a casa.

Maledizione. A Cortenuova si sono inventati un dosso epocale. Devono aver chiamato gli alpini per costruirlo e quando ci sarà neve ci vorranno le catene per passarlo.

All’incrocio di Besana c’è sempre traffico ben organizzato. Ben organizzato per farti perdere abbastanza tempo.

Poi di solito c’è la vecchietta che va al mercato di Besana, ha una Panda bianca(*) oppure la uno 45 rossa. Velocità Km/h 30. Ma non ci sono più punti buoni per passare, faccio trenino. Le gare diventano sempre più noiose, si passa solo ai box.

Alla stazione c’è sempre il solito gruppo di liceali. Sono sempre davanti all’ingresso del parcheggio, sono sempre in branchi da 20 e si muovono veloci come chi ha una voglia matta di andare a scuola. Il mio sguardo da serial killer li fissa mentre sfilano lenti, flirtando.

Lasci la macchina dove capita. E’ comunque matematico che più bestemmie hai tirato, più rischi ti sei preso, più ostacoli hai incontrato sul cammino più è probabile che il treno sia in ritardo.

Ieri ho lasciato la macchina sotto i cartelloni pubblicitari. Sono passati a cambiarli e me l’hanno riempita di colla. Prendo mentalmente nota, non comprare mai roba di/da questi tizi.

(*) Resta un mistero per me come faccia #6 a farci i viaggi che fa.

« Ce la fo' solo adesso »

17 maggio 2005 @ 22:52

A scrivere che ieri sono diventato zio per la terza volta :)

Benvenuta Cristina ^_^